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I miracoli di Mongiovino

Comune: Panicale

Chiesa di Santa Maria della Querciolana (loc. Madonna delle Grazie)
Come molte delle chiese di quest'area, custodisce al suo interno un'immagine della Madonna del Latte ed affreschi risalenti al periodo della costruzione. Fu edificata a circa 1 Km dall'abitato verso la fine del XV secolo. Fino al 1652 appartenne al convento dei Padri Serviti, in seguito alla soppressione di questo fu manomessa nelle sue parti.

Chiesa della Madonna della sbarra
La chiesa è conosciuta anche con il nome di Madonna della neve, il termine sbarra deriva dalla sua posizione presso il casello daziario. Fu costruita a partire dal 1601 sul luogo dove sorgeva un'edicola quattrocentesca con l'immagine di una Madonna con Bambino, ora sul marmoreo altare maggiore, sorretta da quattro angeli. L'interno conserva anche una Via Crucis del 1791 e dipinti di alcuni Santi tra il XVI e il XVII secolo. La semplice facciata s'ispira alle forme classicheggianti de primo Seicento.

Santuario della Madonna di Mongiovino (loc. Tavarnelle)
All'interno dell'edificio si conserva un'immagine della Madonna ritenuta dispensatrice di grazie. Numerose sono inoltre le testimonianze di grazie, prodigi e guarigioni, tanto che vi accenna papa Leone X in una sua bolla del novembre 1513 e le Visite Pastorali, secondo cui le pareti erano ricoperte di ex-voti.
Fin dal XIII secolo, sulla via che conduce al castello di Mongiovino esisteva un'edicola entro la quale era stata raffigurata la Madonna con il Bambino. Un giorno una pastorella, Andreana, mentre pascolava il gregge nelle vicinanze sentì una voce provenire dall'edicola. Si trattava della Madonna che chiedeva di ripulire il luogo dove si trovava e chiedeva maggiore venerazione per il luogo da parte degli abitanti di Mongiovino. Quest'episodio è stato rappresentato nel coro del santuario da G. B. Lombardelli, che vi dipinse anche il miracolo del velo e della moltiplicazione del pane.
Il Santuario fu edificato (1524-1550) dal comasco Rocco da Vicenza, il quale realizzò un edificio a pianta centrale, sormontato da una cupola ottagonale. La decorazione pittorica dell'interno è piuttosto ricca: dominano colori accesi, l'oro, gli intonaci colorati; nelle parti marginali soggetti profani (ad es. grifi e sfingi) si mischiano a quelli sacri. Le quattro cappelle hanno sui loro altari affreschi del Pomarancio, Hendrick van den Broech, Johannes Wraghe. La splendida iconostasi lignea è opera dello scultore perugino Valentino Martelli.
Il campanile, più tardo, fu costruito su disegno del milanese Francesco Tiroli.

Santuario della Madonna delle Grondici (loc. Tavarnelle)
Sorge su di un colle in mezzo ai boschi, è stato completamente restaurato nel 1950. Fu edificato per proteggere una Madonna dipinta su di un edicola, nota per il miracolo di aver resuscitato un bambino. All'interno conserva un gonfalone eseguito nel 1495 da Gregorio Gregori, che vi dipinse a tempera la Madonna in trono con Bambino tra i Santi Sebastiano e Rocco. Alla custodia del santuario provvedeva un eremita fino agli inizi del '900.

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